Il seminario, o causa di formazione, è il luogo dove i futuri sacerdoti missionari ricevono la “triplice formazione”:
Ci sono sei case di formazione per il nostro Istituto in tutto il mondo: la casa madre si trova a San Rafael, in Argentina; ci sono altri due seminari in Sud America, in Brasile e Perù; vi è un seminario internazionale in Italia con studenti provenienti da tutta Europa (Italia, Spagna, Olanda, Inghilterra, Scozia, Ucraina ...), Africa (Nigeria, Egitto) e Asia (Tajikistan, Russia); abbiamo un seminario di lingua inglese nelle Filippine e una casa a Washington D.C. (USA).
La nostra formazione
Il seminario, o casa di formazione, è il luogo dove i futuri sacerdoti missionari ricevono la “triplice formazione”:
- Formazione umana: dal momento che la grazia soprannaturale di Dio richiede un carattere ben disposto a riceverlo, è necessario lo sviluppo di "virtù umane". Vogliamo formare uomini che siano autenticamente liberi e capaci di auto-controllo, futuri sacerdoti con una forte maturità umana e culturale in modo che possano affrontare il mondo moderno.
- Formazione intellettuale: l'evangelizzazione della cultura necessita di una seria formazione filosofica e teologica, guidata specialmente da San Tommaso d'Aquino.
- Formazione spirituale: un sacerdote dev'essere anzitutto un uomo di preghiera e contemplazione di Dio, perciò formiamo la vita spirituale di nostri seminaristi con un'intensa vita spirituale, ritiri spirituali, esercizi e lo studio di classici maestri spirituali come San Giovanni della Croce e Santa Teresa d'Avila.

Gli studi dei futuri sacerdoti durano sette anni, divisi in tre anni di studi filosofici e quattro anni di studi teologici.
I primi anni introducono il seminarista alla filosofia, che è "un aiuto indispensabile per una comprensione più profonda della fede e la comunicazione della verità del Vangelo a coloro che ancora non lo conoscono" (Direttorio di Formazione Intellettuale). Una formazione filosofica seria è necessaria per una completa conoscenza della fede cristiana e per prendere più coscienza della persona umana, della sua libertà, del suo rapporto con il mondo e con Dio. Vogliamo "fare filosofia" -non solo studiare il suo sviluppo storico, che ha portato ad un generale scetticismo- attraverso la lettura delle grandi opere dei filosofi antichi (Aristotele, Platone...) e il contatto diretto con l'opera di San Tommaso d'Aquino, in modo da poter discutere e dialogare con i problemi e i pensatori moderni.
"La formazione intellettuale del futuro sacerdote è basata e costruita anzitutto sullo studio della sacra dottrina e teologia" (Pastores dabo vobis). "Nelle materie teologiche essi (i membri dell'Istituto) daranno al Magistero della Chiesa, alla dottrina dei Santi Padri e agli insegnamenti di San Tommaso d'Aquino, il posto d'onore accordata loro dai Papi, dal Concilio Vaticano II e dal Codice di Diritto Canonico" (Costituzioni, 178). La conoscenza delle Sacre Scritture è anche essenziale per i nostri studi teologici, non solo la loro lettura, ma anche la loro meditazione, poiché contengono la fede che ci accingiamo a predicare.
Oltre alla filosofia e teologia, il futuro sacerdote deve seriamente pensare di sviluppare una cultura generale, per portare la luce del Vangelo al mondo, il che è impossibile senza conoscere la cultura moderna. è richiesto lo studio delle lingue -soprattutto spagnolo, inglese e francese- per il nostro lavoro apostolico nel mondo.
Gioia e allegria
La formazione non deve consistere solo nello studio. Vogliamo formare sacerdoti gioiosi, che siano felici di vivere la loro vocazione e servire la Chiesa, che possano vivere una vita di comunità e mostrare che Dio è gioia infinita.
Nelle nostre case di formazione, quindi, c'è sempre un gruppo di seminaristi che anima le nostre feste, chiamato "gruppo San Filippo Neri", un santo vissuto nel 16° secolo e caratterizzato soprattutto da una grande gioia e felicità, quella gioia soprannaturale che non proviene dal mondo, ma dalla grazia di Dio nelle anime.
Inoltre, il calendario di una casa di formazione deve includere lo sport ogni settimana e un tempo per la ricreazione o, come lo chiamiamo noi, "eutrapelia" (termine greco che significa "l'arte di divertrsi"). Oltre a questo, dedichiamo la domenica alla vita comunitaria, allo sport, al riposo, e alcuni giorni per festeggiare occasioni speciali. Vogliamo formare seminaristi allegri perché, come dice il nostro Direttorio di Spiritualità, "la gioia nasce dalla considerazione che Dio è, che la verità supera la menzogna (...) Dio vince tutto". Attraverso la vita di comunità, siamo uniti in Cristo e questa condizione aiuta tutti nella sua vocazione personale.

Coro
Data l'importanza della Liturgia nel nostro Istituto e il fatto che, come diceva sant'Agostino, "chi canta prega due volte", ogni seminario ha un coro di suore e seminaristi che cantano in occasioni speciali durante la Santa Messa. Per tutto l'anno alcune case organizzano corsi di musica o lezioni di canto ogni settimana per formare una cultura musicale che renderà le celebrazioni liturgiche più degne e per approfondire la cultura dei futuri ministri di Dio. Quasi ogni seminario ha anche un gruppo di studenti che fanno CD e album di musica popolare o religiosa della nazione in cui si trova il seminario.
Progetto Culturale Cornelio Fabro
La formazione intellettuale si basa sulla conoscenza di san Tommaso d'Aquino, secondo le indicazioni della Chiesa (Codice di Diritto Canonico, c. 252 § 3). Insieme a San Tommaso, seguiamo i più importanti pensatori tomisti che hanno in qualche modo contribuito all'insegnamento del maestro. Uno di loro è padre Cornelio Fabro, un sacerdote italiano che, nel secolo scorso, ha chiarito e spiegato diversi punti della dottrina tomista in vari libri e articoli. Egli ha soprattutto criticato le difficoltà e le contraddizioni di alcuni filosofi moderni usando la filosofia e la teologia del "Dottore Angelico".
L'11 aprile 2002 l'Istituto ha fondato il "Progetto Culturale Cornelio Fabro" a Segni, Roma. Il progetto si dedica a conoscere il pensiero e la persona di Cornelio Fabro in modo più approfondito, e a diffondere la sua dottrina in tutto il mondo soprattutto attraverso la stampa. Nella casa di formazione a Montefiascone (Italia), alcuni religiosi sono coinvolti nel progetto di riedizione delle opere di Fabro, mentre le edizioni del Verbo Incarnato (EDIVI) le distribuiscono. Altre opere sono l'organizzazione di conferenze riguardo a Fabro e il recupero di documenti sulla sua persona, come ad esempio registrazioni delle sue lezioni universitarie e articoli.
Riti Orientali
Ciò che è peculiare nel nostro Istituto è la presenza di studenti appartenenti non solo al rito romano, ma anche ad altri riti della Chiesa Cattolica. Nel momento in cui l'Istituto stabilì le sue comunità religiose in Ucraina e in Egitto, il Ramo Orientale dell'Istituto cominciò a formarsi. Oggi, i seminaristi e le suore ucraine sono formati nel loro rito bizantino ucraino, studiano e celebrano la loro liturgia, le loro devozioni, i santi e la storia della Chiesa Orientale. Lo stesso accade per gli egiziani, formati nel rito copto egiziano. Ogni anno organizzano le Giornate dei riti orientali, dove fanno conferenze ed esposizioni che mostrano la ricchezza dei loro riti e la loro spiritualità. San Giovanni Paolo II ha detto che la Chiesa respira con due polmoni: quello Occidentale e quello Orientale. La presenza di altri riti è quindi una grande ricchezza del nostro Istituto.